Vista su Bishkek e Montagne
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Cosa vedere a Bishkek in 48 e 72 ore


Bishkek è la porta d’ingresso per chi vuole esplorare il Kirghizistan in autonomia. Moderna e decadente allo stesso tempo, la capitale kirghisa è una città unica, in bilico tra passato sovietico, tradizioni nomadi e influenze globali. Se stai pianificando un viaggio indipendente in Kirghizistan, dedica almeno due giorni a Bishkek per scoprirne le piazze monumentali, i mercati animati e gli scorci urbani che raccontano una storia fatta di utopie, transizioni e resistenze.

In questa guida ti spiego cosa vedere a Bishkek in 48 e 72 ore, con consigli su musei, architettura, parchi, itinerari a piedi e ristoranti locali.

Bishkek: cosa vedere e cosa fare in 48 e 72 ore

Giorno 1: Bishkek – La città-utopia tra brutalismo e bazaar

Bishkek fu progettata dai sovietici come la città perfetta dell’Asia Centrale, con larghi viali alberati, una pianta a scacchiera e numerosi parchi irrigati dalle acque glaciali delle Montagne del Tian Shan. Nonostante l’apparente rigidità del suo stile, Bishkek è viva e verde, con un’anima ospitale che riflette l’incontro tra cultura russa, tradizione kirghisa e spirito della Via della Seta.

📍 Cosa vedere a Bishkek – Itinerario giorno 1

🏛 Piazza Ala-Too

Cuore simbolico della città, questa vasta piazza venne costruita per ospitare parate e manifestazioni durante l’epoca sovietica. Un tempo dominata da una colossale statua di Lenin, oggi ospita il monumento a Manas, l’eroe epico della tradizione kirghisa. Fontane, bandiere e giardini la stanno lentamente trasformando in uno spazio più accogliente, anche in risposta alle proteste come la Rivoluzione dei Tulipani (2005).

Da piazza Ala-Too potrai ammirare anche il Parlamento del Kirghizistan, un sovieticissimo colosso di marmo bianco. Un tempo era circondato da alte cancellate, poi buttate giù dalla rivoluzione del 2020.

🕊 Museo Storico Nazionale e statua di Lenin

Alle spalle della piazza si trova l’enorme edificio brutalista del Museo Storico Nazionale, che racconta la storia del Paese, dalle origini nomadi al periodo sovietico. Vale la pena di una visita per scoprire la storia antica e quella più recente del paese e scoprire come vivevano i nomadi delle montagne e degli altopiani prima dell’avvento dei bolscevichi.

 Alle spalle del museo, quasi nascosta agli occhi della nuova Repubblica, resiste ancora la statua di Lenin, spostata ma non abbattuta, simbolo della memoria ambigua che il Kirghizistan conserva dell’URSS.

Statua di Lenin a Bishkek
Statua di Lenin a Bishkek
🏙 Via Chuy e i cinema sovietici

La Chuy Avenue attraversa l’intera città da est a ovest ed è punteggiata da esempi unici di architettura sovietica in Asia Centrale. Non perdere il Cinema Ala-Too, il più antico del paese, con bassorilievi che celebrano il progresso collettivo. Lungo la via troverai anche il Cinema Rossiya e il monumentale Oktyabr’, oggi spesso adibiti ad altri usi, ma ancora ricchi di fascino retrò.

🛍 Osh Bazaar

Il luogo più vivace e caotico della capitale, dove si respira l’essenza del Kirghizistan autentico e della sottile invasione cinese. Qui potrai assaggiare street food locale (samsa, laghman, beshbarmak, kurut) e trovare tappeti, spezie, tessuti e souvenir artigianali, accanto a un’esplosione di prodotti economici made in China che fanno faville tra i locals. Preparati a contrattare e a perderti tra i suoi corridoi labirintici. Attenzione al reparto macelleria, non è per gli stomaci forti. Il suo intenso odore di putrefazione mi ha persuasa a non entrarci.

Come arrivare all’Osh Bazaar: poiché il bazaar è dall’altra parte della città, non è facile da raggiungere a piedi. A Bishkek puoi utilizzare l’app Yandex per prenotare un taxi, tipo Uber, oppure prendere una marshrutka da via Chuy. Ne passano tante, tra cui il numero 103 o 227 scendendo a Ош базары o Ошский базар (appunto, Osh Bazaar) o i numeri 40 o 166 scendendo a Улица Павлова (Via Pavlova).

🍽 Dove mangiare a Bishkek – Giorno 1

Prova Navat, uno dei ristoranti più apprezzati della capitale. Atmosfera tradizionale, prezzi modici e ottima cucina centroasiatica. Inizia con un bicchiere di chalap (yogurt salato), poi ordina laghman, manti ripieni o l’immancabile plov.
📍 Indirizzo: 114/1 Togolok Moldo St, Bishkek.

⭐ Leggi anche: Il mio viaggio a Bishkek – La città utopia

Mercato in Asia Centrale
All’Osh Bazaar di Bishkek

Giorno 2: Musei, arte e memoria collettiva

Il secondo giorno a Bishkek ti porta alla scoperta del suo lato più culturale e riflessivo, tra musei post-sovietici, arte pubblica e memoriali commoventi.

🎨 Cosa vedere a Bishkek – Itinerario giorno 2

🏛 Monumento alla Vittoria (Victory Square)

Non si può iniziare un itinerario a Bishkek senza passare da uno dei suoi simboli più significativi: Victory Square, dedicata al Giorno della Vittoria, celebrato il 9 maggio per ricordare la resa della Germania nazista nel 1945. Sebbene la Seconda guerra mondiale non abbia mai toccato direttamente il territorio kirghiso, il monumento — inaugurato nel 1985 — rappresenta una testimonianza della memoria collettiva sovietica.

La struttura colpisce per il suo design in granito rosso, che richiama nella forma una yurta tradizionale, con un grande tynduk (l’elemento circolare al centro del tetto) che simboleggia sia la casa nomade che il cielo. Questo elemento compare anche sulla bandiera nazionale del Kirghizistan, a rafforzare il legame tra identità nazionale e cultura ancestrale.

Una volta, da qui si potevano ammirare in lontananza le cime innevate del Tien Shan, ma oggi il panorama è in parte oscurato da nuove costruzioni residenziali che riflettono la trasformazione urbana della capitale. Poco lontano, si staglia anche l’enorme moschea centrale in stile ottomano, finanziata dalla Turchia — un segno delle sue alleanze geopolitiche contemporanee.

🎪 Il Circo di Bishkek

A pochi passi da Victory Square, un’altra icona dell’urbanistica sovietica merita una sosta: il Circo di Bishkek, costruito nel 1976. L’edificio è uno degli esempi più emblematici dell’architettura modernista kirghisa, con la sua forma circolare che lo rende subito riconoscibile. In passato era un punto nevralgico della vita culturale cittadina, dove si esibivano artisti, acrobati e clown provenienti da tutta l’Unione Sovietica. Dopo un periodo di semi-abbandono, nel 2024 sono iniziati dei lavori di ristrutturazione anche se non è ancora chiaro quale sarà il destino finale dell’edificio.

🏠 Museo di Frunze

Intitolato a Mikhail Frunze, rivoluzionario nato proprio qui e figura centrale della guerra civile sovietica, questo museo offre uno sguardo interessante sulla propaganda e la costruzione degli eroi nazionali. All’interno si trova anche la casa natale in mattoni crudi di Frunze, conservata intatta. L’atmosfera è surreale, e vale la pena fermarsi a parlare con i custodi: spesso anziani ex-funzionari, pronti a raccontarti storie di un mondo che non c’è più.

🖼 Museo di Belle Arti Gapar Aitiev

Un edificio geometrico in cemento e vetro, costruito nel 1974 da architetti locali, ospita la più grande collezione d’arte del Kirghizistan. Dalla pittura realista sovietica ai tappeti shyrdak, offre uno spaccato sulla produzione artistica centroasiatica del XX secolo.

🎭 Teatro dell’Opera e del Balletto

Con le sue colonne staliniane e decorazioni monumentali, questo edificio riporta direttamente agli anni ’50. Ancora oggi è attivo e offre spettacoli a prezzi accessibili, un’occasione per assistere a un’opera o a un balletto kirghiso.

🌳 Oak Park e Panfilov Park

Perfetti per una pausa rilassante. Oak Park è un museo a cielo aperto di statue politiche e artistiche, mentre il Parco Panfilov, a forma di stella, è un omaggio ai soldati caduti nella Seconda Guerra Mondiale con tanto di lunapark al suo interno: l’ideale per osservare la vita quotidiana della città e rilassarsi mangiando un cono gelato dal gusto e la consistenza discutibili.

⭐Leggi anche: Il mio viaggio a Bishkek – Da Frunze alle gang kirghise

Alessandra Nitti a Bishkek
Uno dei gelati peggiori del mondo al Panfilov park

Giorno 3 (opzionale): La Bishkek contemporanea o un’emozionante escursione in montagna

Se hai a disposizione 72 ore a Bishkek, ti consiglio di esplorare il volto più contemporaneo della capitale. Negli ultimi anni, Bishkek ha vissuto una timida ma significativa fioritura culturale. Tra un caffè e una passeggiata, puoi avventurarti anche in una gita fuori porta.

🌆 Cosa fare a Bishkek – Giorno 3 opzione 1: la Bishkek contemporanea tra arte urbana e nuovi locali

🕯 Escursione ad Ata Beyit

La mattina vai a Ata Beyit, “il luogo degli antenati” un memoriale dedicato alle vittime delle repressioni staliniane del 1937 e agli intellettuali uccisi durante il regime sovietico. In questo luogo di silenzio e memoria si percepisce il legame profondo tra storia e identità nazionale. Si trova a circa 30 minuti da Bishkek.

Esplora la Bishkek contemporanea:

Ecco alcuni luoghi dove curiosare un po’ nella vita giovanile della Bishkek odierna.

  • Kashgar Coffee o Sierra Café per uno specialty coffee in stile europeo.
  • Loft 312: centro culturale alternativo con mostre, eventi e laboratori.
  • Gallerie indipendenti e murales: scopri i murales nella zona universitaria e visita piccoli spazi d’arte come B’Art Gallery.
  • Passeggiata tra le statue dimenticate: in ogni angolo del centro si nascondono busti sovietici, mosaici e opere in cemento che raccontano la città con uno sguardo nostalgico e fuori dal tempo. Puoi vagabondare senza una meta precisa lasciandoti cullare dalla bellezza della novità.

🌆 Cosa fare a Bishkek – Giorno 3 opzione 2: A caccia dell’elusivo leopardo delle nevi e di viste mozzafiato ad Ala-Archa

Visto su Ala-Archa
La gola di Ala-Archa

Se sei più tipo da avventura, ti consiglio invece di andare a fare uno dei vari trekking nella gola di Ala-Archa, uno dei luoghi più spettacolari del Kirghizistan. Situata a meno di un’ora dalla capitale, questa valle alpina regala scenari mozzafiato, sentieri escursionistici di varia difficoltà e l’opportunità di incontrare specie rare di fauna locale.

Il nome “Ala-Archa” significa “ginepro colorato”, e si riferisce ai ginepri che tappezzano le montagne circostanti. Un tempo riserva esclusiva per l’élite sovietica, oggi il parco è aperto a tutti e molto amato sia dai kirghisi che dai viaggiatori internazionali in cerca di avventura, aria fresca e natura selvaggia.

 Leggi anche: Il mio viaggio in Kirghizistan – Alla ricerca del leopardo delle nevi

Ne parlo in modo più approfondito nell’articolo sull’itinerario fai-da-te in Kirghizistan. In questo articolo trovi dettagli su come raggiungerla e sui vari percorsi divisi per difficoltà (scrolla giù fino al giorno 7).


✈️ Come arrivare a Bishkek

Non ci sono voli diretti dall’Italia. Il modo più semplice per raggiungere Bishkek è:

  • Volo per Istanbul
  • Collegamento con Turkish Airlines o Pegasus Airlines per l’aeroporto internazionale di Manas. I
  • In alternativa puoi raggiungerla in autobus da Almaty, l’ex capitale del Kazakhstan. Sono circa sei ore di viaggio in vecchi autobus italiani, sempre il numero 701. Attenzione: bisogna ricordarsi di prendere tutti gli effetti personali perché, dopo il controllo doganale a Korday, il bus torna indietro e un altro, sempre numero 701, carica i passeggeri dalla pompa della benzina!

Perché visitare Bishkek?

Bishkek non è una metropoli caotica né una città da cartolina. È un luogo che va ascoltato più che fotografato, dove ogni edificio racconta un capitolo di storia e ogni incontro con la gente locale apre porte a un mondo e a una storia diversi. Per chi ama l’architettura sovietica, la storia post-comunista e le città poco turistiche, Bishkek è un tassello imprescindibile del viaggio in Asia Centrale. Inoltre, da Bishkek è facile raggiungere i luoghi naturali più suggestivi del Kirghizistan nonché l’ex capitale kazaka Almaty, con tutte le meraviglie che offre.

🎒 Hai solo 48 ore a disposizione? Segui l’itinerario Giorno 1 + Giorno 2.
🌄 Hai 3 giorni interi? Aggiungi l’excursus culturale del Giorno 3 per scoprire la Bishkek alternativa e creativa.


Donna che viaggia sola


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