Il Kirghizistan è una terra di curiosi contrasti, dove le tradizioni nomadi si intrecciano con i lasciti dell’epoca sovietica e una natura incontaminata fatta di alte vette innevate e laghi alpini dagli splendidi colori. Questo itinerario fai-da-te in Kirghizistan è pensato per i viaggiatori indipendenti che desiderano esplorare il paese senza tour organizzati, immergendosi nella sua cultura autentica e nei suoi paesaggi spettacolari. Dalle strade di Bishkek ai remoti altopiani del Song-Kul, dalle spiagge del lago Issyk-Kul ai canyon nascosti lungo la Via della Seta, scoprirai un Kirghizistan autentico, ricco di storia, natura e avventura.
In questa guida dettagliata troverai consigli per un viaggio autonomo in Kirghizistan, informazioni su alloggi economici, trasporti locali, trekking e cultura. Partiamo?
Itinerario di 7 giorni in Kirghizistan: le tappe imperdibili
Questo è un itinerario di 7 giorni concentrato nel nord del Paese e dedicato alle tappe più celebri del paese centrasiatico. Clicca qui per scoprire gli itinerari di 10 e di 14 giorni.
Giorno 1: Bishkek – Il cuore sovietico del Kirghizistan
Bishkek, la capitale del Kirghizistan, è il punto di partenza perfetto per immergersi nella storia e nella cultura del paese. Fu progettata durante l’epoca sovietica come “la città-utopia”, ideale che si riflette nei larghi viali alberati con i canaletti di scolo dove scorre l’acqua dalle Montagne del Cielo, nei numerosi parchi, nelle strade a scacchiera e nei palazzi brutalisti ed efficienti. Oltre le vaste piazze, le statue comuniste e le effigi di falce e martello, si nasconde un’anima vibrante e accogliente, dove la tradizione kirghisa si mescola con l’eredità russa e l’influenza della Via della Seta.
Cosa vedere a Bishkek:
- Piazza Ala-Too: la piazza principale della città, con la statua di Manas, leggendario condottiero dell’omonima epopea. È uno slargo enorme, costruito dai sovietici per le parate. Oggi la stanno ridimensionando con fontane e barriere in seguito alle manifestazioni degli ultimi anni. Famosa è quella dei Tulipani nel 2005. Sul piedistallo alto 17 metri un tempo troneggiava Lenin.
- Statua di Lenin e Museo Storico Nazionale: oggi rimossa da piazza Ala-Too e nascosta dietro il Museo Storico Nazionale, la statua di Lenin è un ricordo del passato sovietico della città. I kirghisi non hanno distrutto i simboli dell’URSS, a differenza di altri paesi (l’Uzbekistan per esempio), li hanno solo messi in secondo piano, come la statua di Lenin.
- Osh Bazaar: il mercato più caotico e autentico della città, dove potrai assaggiare il kurut (formaggio essiccato), il beshbarmak (pasta con carne di cavallo), le samsa (fagottini di pasta sfoglia ripieni di verdure) e acquistare souvenir artigianali. Qui si percepisce la vera vita della città, tra commercianti accoglienti e un’incredibile varietà di prodotti. Preparati a scontrarti con una vera e propria invasione del made in China.
- Via Chuy: il cuore della Bishkek sovietica. Attraversa l’intera capitale da est a ovest, con edifici iconici come il Cinema Rossiya (Cinema Russia), il Cinema Ala-Too e le vecchie case popolari dell’epoca comunista. Lungo via Chuy trovi gli autobus diretti all’aeroporto e all’Osh Bazaar.
- Il Cinema Ala-Too, altri cinema storici: l’Ala-Too, costruito negli anni ’60, è il più antico cinema del Kirghizistan, decorato con bassorilievi sul progresso sovietico. Altri cinema storici lungo la Chuy Avenue includono il Rossiya e l’Oktyabr’. I decori raccontano la visione utopistica sovietica tra agricoltura, scienza e amicizia tra i popoli.
⭐ Leggi anche: Il mio viaggio a Bishkek – La città utopia

Giorno 2: Bishkek – Il Museo di Frunze e le colline di Ata Beyit
Un secondo giorno a Bishkek permette di approfondire il lato storico e culturale della città.
Da non perdere:
- Museo di Frunze: Dedicato a Mikhail Frunze, rivoluzionario bolscevico nato a Bishkek, la cui morte sospetta nel 1925 è attribuita a Stalin. L’edificio modernista è decorato da un grande bassorilievo e ospita la casa natale in argilla del leader. Il museo è un interessante esempio di celebrazione storica di epoca sovietica. Da non perdere se ami la storia recente e l’Unione Sovietica ti incuriosisce. Lì ho scambiato chiacchiere interessanti con la guardiasala a proposito della società odierna kirghisa e dei suoi rapporti con la Russia.
- Museo di Belle Arti Aitiev e Teatro dell’Opera e del Balletto: Il museo, costruito nel 1974 da giovani architetti kirghisi, segna una rottura con lo stile sovietico classico. Il teatro, al contrario, conserva le linee staliniane con colonnati, statue e stucchi imponenti. L’accostamento tra questi due edifici mostra l’evoluzione architettonica della città nel tempo.
- Panfilov Park e altri parchi: Il Parco dei Panfiloviti, a forma di stella a cinque punte, è costellato di statue dedicate agli eroi della Seconda Guerra Mondiale. C’è anche un piccolo parco divertimenti dove mangiare un gelato e osservare i locals trascorrere il loro tempo libero. L’Oak Park ospita numerose statue storiche e un discusso monumento all’amicizia tra Russia e Kirghizistan. I viali e i parchi del centro sono pieni di opere d’arte che raccontano la storia sovietica della città.
- Ata Beyit: “il luogo degli antenati” a pochi chilometri dalla città, con un viaggio di circa 30 minuti in auto, sorge un sito commemorativo dedicato alle vittime delle purghe sovietiche.
⭐Leggi anche: Il mio viaggio a Bishkek – Da Frunze alle gang kirghise
✈️Come arrivare: Non ci sono (ancora) voli diretti per Bishkek dall’Italia. Il metodo più comodo e veloce è volare a Istanbul e da lì prendere un aereo della Turkish Airlines o della Pegasus Airlines.
🍝Dove mangiare: Il Ristorante Navat ti accoglie con un bicchiere di chalap (simile all’ayran turco), offre cucina tipica dell’Asia Centrale e si può mangiare molto bene con 10-15 euro in due. Indirizzo: 114/1 Togolok Moldo St, Bishkek, Kirghizistan.
Giorno 3: Lago Song-Kul – Il paradiso dei nomadi
Dopo l’immersione nella capitale, è il momento di dirigersi verso la natura selvaggia. Il Lago Song-Kul, a oltre 3.000 metri di altitudine, è uno dei luoghi più affascinanti del Kirghizistan, dove le famiglie nomadi trascorrono l’estate con le loro mandrie. È un lago alpino, il secondo del Paese per ampiezza, a Sud del Tian Shan, le Montagne del Cielo. Consiglio di rimanerci almeno una notte, poiché è un viaggio davvero lungo da Bishkek.
Non c’è segnale telefonico, per cui preparati a trascorrere dei giorni in mezzo alla natura e a stretto contatto con i nomadi kirghizi. Tieni bene a mente che si riesce ad accedere al lago Song-Kul solo d’estate e comunque è bene portarsi un maglioncino in più. Quando siamo state lì, a luglio, ha nevicato.
Esperienze imperdibili:
- Dormire in una yurta tradizionale, sperimentando l’ospitalità kirghisa. Assaggiare il kymyz, il latte di giumenta fermentato.
- Esplorare i pascoli a cavallo, il mezzo di trasporto tradizionale dei nomadi.
- Ammirare un cielo stellato senza pari, grazie all’assenza di inquinamento luminoso.
🚍Come arrivare: Per Song-Kul non esiste trasporto pubblico quindi bisogna noleggiare una macchina o un autista privato. Dalla città di Kochkor partono trekking a cavallo o a piedi di diversi giorni. Il metodo più comodo ed economico per noi è stato prendere la marshrutka 513 per Kochkor dalla stazione ovest di Bishkek (Zapadnyy Avtovoksaal) per circa 3 euro e poi contrattare il prezzo con un autista locale che è venuto a prenderci il giorno seguente. Abbiamo speso circa 80 euro a/r.
🏕️Dove dormire: Quando arrivi al Song-Kul, vedrai tante yurte nomadi, molte delle quali accettano ospiti per 15-25 euro a notte con colazione inclusa senza previa prenotazione. Noi, però, avevamo prenotato in anticipo su Booking il “Yurt Camp Azamat” e ci siamo trovate benissimo. Attenzione: non essendoci segnale, è impossibile contattare i proprietari!
Nel link seguente trovi il racconto di quell’esperienza.
⭐Leggi anche: Il mio viaggio al Song-Kul – Vivere con i nomadi a quota 3000

Giorno 4: Lago Issyk-Kul – Il mare delle montagne
Il viaggio prosegue verso il maestoso Lago Issyk-Kul, il secondo lago alpino più grande al mondo, circondato da montagne innevate. Si trova nel nord-est del Paese e si raggiunge con facilità da Bishkek o da Kochkor. Il lago è enorme, poco salato, ai piedi delle Montagne Celesti. È una meta perfetta per un viaggio fai-da-te: si può nuotare e ci si può rilassare; inoltre da qui partono numerosi sentieri per i famosi trekking in Kirghizistan.
Il lago è noto anche perché si trova su una delle tante Vie della Seta; infatti la punta orientale del lago, vicino alla città di Karakol, è a pochi chilometri dal confine con la Cina.
Luoghi da esplorare:
- Cholpon-Ata: famosa per il museo a cielo aperto dei petroglifi.
- Kadji-Sai: un tranquillo villaggio sulle rive del lago con sorgenti termali naturali.
- Skazka Canyon: un luogo surreale con formazioni rocciose rosse e arancioni.
- Tamga: cittadina balneare sulle sponde del lago, con tanto di sanatorium sovietico.
Come arrivare da Kochkor: puoi prendere un taxi condiviso per Balykchy (250 som a testa, circa 2,70 euro) e da lì una marshrutka per Tamga in direzione Karakol (350 som, 3,80 euro).
Come arrivare da Bishkek: dalla stazione stazione ovest di Bishkek (Zapadnyy Avtovoksaal) ci sono marshrutke dalle sei di mattina in direzione Karakol. Il viaggio dura circa sei ore e costa 350 som (circa 4 euro). Ci si può far lasciare in qualsiasi località lungo la costa sud del lago Issyk-kul. In alternativa ci sono i taxi condivisi, in partenza dalla stessa stazione, per qualche euro in più.
🏕️Dove dormire: A Tamga abbiamo dormito nella guesthouse della signora Liuba (“Tamga Guesthouse”) per circa 14 euro a testa con biscotti, tè e caffè inclusi, da consumare nella veranda di vetro in un magnifico giardino fiorito. Non serve prenotare, basta presentarsi. Indirizzo: 3 Ozyornaya St, Tamga, Kirghizistan
🍝 Dove mangiare: A Tamga consiglio di mangiare al Cafè Nur, dove la proprietaria fa i lagman e i manti di cavallo a mano e prepara deliziose zuppe. Non è segnato su Google Maps ma la via si chiama: Yssykulskaya Uliza (scritto così: ул. Достук, Иссык-Кульская область 720000, Kyrgyzstan). È un piccolissimo ristorante con il menù esterno e dei tavoli bassi, di fronte a un minuscolo alimentari. Ci è stato raccomandato dalla signora Liuba. https://www.instagram.com/tamgakafe_nur_/
Giorno 5: Jeti Oguz – Le scogliere rosse e Karakol

Jeti Oguz, presso Karakol, non lontano dalla costa sud del lago Issyk-kul, è celebre per le sue formazioni rocciose rosse e per la sua atmosfera mitica. All’ingresso delle vallate si ergono imponenti rocce di arenaria dal rosso brillante, che contrastano con la profonda vegetazione circostante. Il paesaggio ti avvolge mentre cammini tra queste pareti quasi marziane e, di fronte, i boschi di conifere si estendono fino all’orizzonte, dove i monti, coronati dai ghiacciai, si profilano all’orizzonte.
Esperienze consigliate e cosa vedere:
- Trekking nella Valle dei Fiori, un sentiero immerso tra pascoli verdi e foreste di abeti.
- Moschea Dungan, costruita senza chiodi dalla comunità musulmana uigura (i dungani) scappata dalla Cina durante le repressioni. Sembra un tempio cinese, con i tetti all’insù e le pareti di legno azzurro.
- Cattedrale Ortodossa Russa. La cattedrale della Santissima Trinità, un gioiello architettonico in legno con il suo giardino fiorito e le Montagne del Cielo all’orizzonte.
- La strada russa: una strada abitata, appunto, da russi con curiose case di legno decorate con bandiere, aquile e altri simboli russi.
- Provare l’ashlan-fu, una zuppa fredda di noodles, verdure e coriandolo portata dagli uiguri in fuga. Mangiandola sono tornata con il cuore in Cina.
🚍 Come arrivare: Puoi arrivare a Jeti Öguz da Tamga con una marshrutka che collega Balykchy a Karakol. Non esistono orari precisi, quindi bisogna armarsi di pazienza. In ogni caso, sulla strada sulla costa sud del lago Issyk-kul passano numerosi minivan che collegano le due città e si ha la possibilità di fare tappe intermedie. Se invece sei a Karakol, ti basta prendere una marshrutka in direzione Balykchy dal bazaar di Karakol. Il prezzo è di circa 40 centesimi di euro. Indirizzo: Zhamansariev St, Przhevalsk, Kirghizistan
🏕️Dove dormire: Abbiamo alloggiato nella guesthouse Asman-Too che ha delle ampie e pulite camere a tema Harry Potter (chissà perché) con bagno privato e cabina armadio, un giardino e una vasta sala da pranzo dove ogni mattina c’era un’abbondante colazione pronta per noi, per undici euro a notte a stanza. Indirizzo: Karasaeva Street 201 Karakol, 722360, Kirghizistan
🍝 Dove mangiare: il miglior Ashlan-fu si mangia nei ristorantini con le sedie di plastica nell’Ashlan-fu Alley, tra via Gagarin e via Juseav. Cerca il localino con più kirghisi dentro.
Giorno 5 e 6: Karakol – La porta per le montagne del Tien Shan

Karakol è il punto di partenza perfetto per esplorare le montagne del Tien Shan e la cultura multietnica della regione. Prenditi almeno due giorni per visitare questa città che mette insieme cultura kirghisa, sovietica e cinese e percorrere il sentiero di Altyn Arashan, per un’escursione a piedi o a cavallo, come abbiamo fatto noi.
Attività da fare:
- Trekking di più giorni verso il Lago Ala-Kul, per chi ama le sfide.
- Cavalcare fino ad Altyn Arashan.
- Rilassarsi nelle sorgenti termali di Altyn Arashan.
- Fare shopping al Bazaar di Karakol: come tutti i bazaar dell’Asia Centrale è colorato, pieno di tessuti e di spezie, di prodotti in lana e di cibi tipici. Ci sono anche, troppi, prodotti cinesi di plastica. Dalla stazione qui vicino partono tutte le marshrutke (i minivan) per i vari luoghi naturalistici.
🚍 Come raggiungere il punto di partenza per le escursioni: Raggiungere Ak-Suu non è per nulla complesso: si può noleggiare un taxi per una decina di euro oppure prendere la marshrutka numero 350 dal bazaar di Karakol per 35 som (circa 38 centesimi di euro) che ferma al sanatorio, appunto, “Ak-Suu”. L’indirizzo di partenza è: Zhamansariev St, Przhevalsk, Kirghizistan. Da lì puoi continuare a piedi oppure a cavallo. Ci sono tante agenzie che offrono cavalcate di 8 ore per e da Altyn-Arashan ma anche in luoghi diversi.
🚍Come tornare a Bishkek da Karakol: dalla stazione dei bus principali ci sono marshrutke dalle nove di mattina che lasciano alla stazione ovest di Bishkek (Zapadnyy Avtovoksaal). Il viaggio dura circa sei ore e costa 350 som (circa 4 euro). Indirizzo di partenza: Karakol Avtovoksaal, via Prjevalskogo, di fronte al Muras Hotel.
⭐ Leggi anche: Il mio viaggio a Karakol e sulle Montagne del Cielo: La via della seta a cavallo
Se hai più tempo da trascorrere in Kirghizistan e ti piacciono le escursioni d’alta montagna, ti consiglio il trekking fino all’Ala Kul Lake. Trovi più dettagli nel seguente articolo.
Giorno 7: Gola di Ala-Archa – Ultima avventura tra le vette del Kirghizistan
Prima di concludere il viaggio e rientrare a Bishkek, una tappa imperdibile per gli amanti della montagna è la Gola di Ala-Archa, situata nel cuore dell’omonimo Parco Nazionale. Questo paradiso naturale, a meno di un’ora dalla capitale, offre bellissimi paesaggi, trekking avventurosi e la possibilità di avvistare fauna selvatica rara.
Il nome Ala-Archa significa “ginepro variopinto”, in riferimento alle vaste foreste di ginepro che ricoprono le montagne del parco. Questo luogo era un tempo riservato solo ai funzionari sovietici per le loro escursioni esclusive, ma oggi è accessibile a tutti ed è una delle mete più amate dai kirghisi e dai viaggiatori stranieri in cerca di natura incontaminata.
Da fare:
Escursione alla Cascata Ak-Sai: uno dei sentieri più suggestivi è quello che porta a una una cascata di montagna che si getta da un’altezza di oltre 30 metri.
- Difficoltà: Moderata
- Durata: Circa 3 ore andata e ritorno
- Dislivello: 600 metri
- Punto di partenza: Rifugio Alplager
Trekking fino al Rifugio Ratzek (per escursionisti esperti)
Se hai più tempo e un buon livello di preparazione fisica, puoi proseguire oltre la cascata fino al Rifugio Ratzek, un punto d’appoggio per gli alpinisti che si preparano a scalare le cime del Tien Shan.
- Difficoltà: Alta
- Durata: Circa 5-6 ore andata e ritorno
- Dislivello: 1.500 metri
- Altitudine: 3.300 metri
Questo percorso offre una delle viste più belle del Kirghizistan, con ghiacciai, creste innevate e panorami mozzafiato sulle vette più alte della zona, come il Pik Korona (4.860 m).

Osservazione della fauna selvatica
La gola di Ala-Archa è un habitat protetto per molte specie animali rare. Con un po’ di fortuna, potresti avvistare stambecchi siberiani, diverse specie di uccelli tra cui l’aquila reale e il leopardo delle nevi, uno degli animali più elusivi del mondo, avvistato di tanto in tanto dai ranger del parco. Noi, ovviamente, non lo abbiamo visto.
🚍Come arrivare:
- In taxi privato: Il metodo più comodo è noleggiare un’auto con autista o prendere un taxi da Bishkek (circa 1 ora di viaggio, costo tra 1.500-2.000 KGS andata e ritorno). Noi abbiamo usato l’applicazione Yandex, che funge da Uber e anche da Google.
- In marshrutka: Non ci sono marshrutke dirette per il parco, ma puoi prendere una marshrutka per Kashka-Suu e poi negoziare un passaggio con un tassista locale.
- In auto a noleggio: La strada è in buone condizioni, quindi un’auto normale può arrivare fino al parcheggio dell’Alplager, il punto di partenza dei sentieri.
L’ingresso al parco costa circa 450 KGS a veicolo (prezzi soggetti a variazioni).
Quando andare:
- Primavera ed estate (maggio-settembre): Il periodo migliore per il trekking, grazie alle fioriture e alle temperature miti.
- Autunno (ottobre-novembre): Clima ancora accettabile, con paesaggi dorati mozzafiato.
- Inverno (dicembre-marzo): Possibilità di escursioni invernali e alpinismo, ma le temperature scendono fino a -20°C.
⭐ Leggi anche: Il mio viaggio in Kirghizistan – Alla ricerca del leopardo delle nevi
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